Filodrammatica ViVa di Vigolo Vattaro - Altopiano della Vigolana (Trento) - Italia

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Rassegne » Festa_Teatro_Ragazzi » Rassegne/01 FTR/FTR1993

FESTA
TEATRO
RAGAZZI

IIª edizione

VIGOLO VATTARO (Trento)
Piazzale dell'Oratorio

Programma

Data

Spettacolo

Compagnia

6 agosto 1993
Bentornato Signor Bo!
Il Baule (Trento)
7 agosto 1993
Senin
Roberto Anglisani (Milano)
8 agosto 1993

Njna & Jan

AS.TE.R. (Firenze)
9 agosto 1993
La vera storia di Biancaneve
Teatro d'Artificio (Milano)
10 agosto 1993 Naso D'Argento
...e vissero felici e contenti
I burattini della Filo di Stenico (Trento)
I burattini di Daniele Cortesi (Bergamo)
11 agosto 1993 Il riso e l'amore sono in tutte le cose
La vera storia di Biancaneve
Ragazzi delle classi 2A e 2B
della scuola media di Vigolo Vattaro (Trento)
 
FESTA TEATRO RAGAZZI: sono tre parole che sintetizzano un avvenimento di intenso valore sociale e culturale. FESTA perché è un incontro con la fantasia che, attraverso il Teatro, colora i sogni dei ragazzi donando loro emozioni e gioia, FESTA perché è partecipazione e coinvolgimento nella dimensione splendidamente viva del palcoscenico; FESTA perché il ragazzo può prendere per mano l'adulto e fargli vivere attimi di felicità dimenticata.
Nel programmare la seconda edizione di questa manifestazione la CO.F.AS. vuole confermare l'attenzione che il Teatro Amatoriale riserva al pubblico dei giovanissimi, nella convinzione che il Teatro può trasmettere sensazioni affascinanti, semplici, forti, delicate, umane che contribuiscono alla formazione e alla crescita dell'individuo.
In questi tempi in cui sembra che l'uomo abbia smarrito il senso delle cose che contano, ci fa piacere proporre ad un pubblico di ragazzi, ma anche di adulti, un evento che in modo schietto, attraverso il racconto di storie semplici, può aiutarci a rivedere il nostro vivere quotidiano ed individuare la giusta gerarchia dei valori.
La CO.F.AS. ringrazia la Filodrammatica di Vigolo Vattaro che con il consueto entusiasmo e indiscutibile dinamismo si è assunta l'incarico dell'organizzazione e si augura di ritrovarci in tanti per fare FESTA assieme.
    Il presidente CO.F.AS.
    Luigi Cona


Non è una frase fatta dire che il successo della prima edizione ci ha incoraggiati ad organizzare anche quest'anno la "Festa Teatro Ragazzi".
Oltre alle cinque compagnie di attori professionisti, in questa seconda edizione, ci saranno alcune novità: uno spettacolo di burattini realizzato da un Filodrammatica associata alla Co.F.As e due lavori proposti dagli allievi delle seconde classi della scuola media di Vigolo Vattaro, al termine di un corso di animazione teatrale durato un intero anno scolastico.
Era proprio questo uno degli intenti che ci eravamo prefissati: attraverso queste rappresentazioni stimolare nei ragazzi la voglia di fare Teatro. Ci auguriamo che il clima della manifestazione sia quello proprio di Festa perché il Teatro possa continuare ad essere un motivo di incontro fra persone.
È doveroso come sempre ringraziare tutti quelli enti: P.A.T., Comprensorio, Comuni di Vigolo Vattaro e Vattaro, ProLoco, ditte e persone che grazie alla loro disponibilità hanno permesso la realizzazione di questa Festa.

La presidente della Filodrammatica di Vigolo Vattaro
osella Ducati


 Gruppo Teatro "IL BAULE" di Trento
"BENTORNATO SIGNOR BO!"
(Ricordi del prossimo diluvio)
di e con Giacomo Anderle

organizzazione, tecnico audio-luci: Ileana Collini

Un omino un po' stravagante, la sua piccola casa, i vestiti, gli oggetti di tutti i giorni, i suoi lavori e i suoi viaggi, soprattutto la sua incontenibile voglia di raccontare. Tutto questo è il signor Bo, uno strano personaggio uscito un giorno, quasi casualmente, dalla fantasia di un bambino e cresciuto in compagnia di quel bambino, divenuto poi ragazzo e quindi adulto."Bentornato signor Bo!" è sostanzialmente la storia di un uomo che non vuole rinunciare alla sua fantasia, a giocare, che non vuole arrendersi alla solitudine ed alla cinica rassegnazione che la quotidianità spesso impone. E questo è... il tesoro nascosto del clown.Lo spettacolo si sviluppa in una sequenza di brevi storie narrate anche attraverso l'uso di giocoleria ed effetti magici, con la collaborazione del pubblico.


ROBERTO ANGLISANI di Milano
"SENIN"
Dalla raccolta di fiabe popolari di Italo Calvino
Attore narrante: Roberto Anglisani

In un paese lontano c'è una strana scuola. Sta sulla cima di una montagna, sempre nascosta dalle nuvole, si vedono solo i bagliori delle cupole d'oro. Non ha porte, non ha finestre, e nessuno sa come si insegna la dentro. Non è facile entrare nella scuola, e non è facile uscirne, all'interno c'è un maestro che non insegna. Ma un bambino ruberà i misteri e dovrà difenderli a colpi di meravigliose e dolorose trasformazioni, nella storia di una crescita.La storia fa parte della raccolta di fiabe popolari di I. Calvino, e prosegue il tema dell'iniziazione già trattato da R. Anglisani in ENIDUTILOS.Mentre il brutto anatroccolo in Enidutilos viveva una iniziazione al mondo attraverso il duro processo di accettazione di se stesso, qui il bambino protagonista affronta la lotta per mantenere i suoi "poteri" e quindi la sua identità, contro i cattivi maestri e contro la mancanza di fiducia del mondo che lo circonda.


La compagnia "ASTER" di Firenze
"NJNA E JAN"
(da "La regina della neve")
di M. Bardini, G. Tapella e S. Onken
con M. Bardini e G. Tapella

Njna e Jan sono due bambini che abitano in due casette vicine e trascorrono molto tempo insieme ad inventare giochi e a fantasticare. Ogni giorno al levar del sole sgusciano via dalla loro casa per correre liberi e felici per i campi in cerca d'avventure. Arriva l'inverno gelido del Nord e Jan non è più lo stesso. Non vuol più giocare con Njna, non vuol più correre, non ha più voglia di fantasticare ad occhi aperti. Se ne sta solo e triste ad inseguire pensieri nuovi a lui sconosciuti. Un giorno incontra una bianca fanciulla, più bianca della neve e ne rimane affascinato. La segue nel freddo e nel vento e scompare dal villaggio. Njna disperata parte alla sua ricerca e sul suo cammino trova prove e ostacoli da superare. Per liberare Jan deve camminare per sette giorni e sette notti senza mai fermarsi e senza mai voltarsi indietro. Riesce nell'impresa ma viene catturata da una banda di malviventi nella foresta. Per fortuna riesce a fuggire. La prova finale è dura e proprio mentre la povera Njna pensa di non poter raggiungere il suo scopo, qualcuno l'aiuta e le consente di raggiungere il palazzo della regina crudele. Libera Jan e con lui torna a casa felice.Tecnica:I due interpreti hanno la capacità di accattivarsi immediatamente la simpatia e l'attenzione del pubblico. Il loro linguaggio elegante e allo stesso tempo efficace, realizza gli spazi narrativi in una progressione sempre più tesa e vibrante, fino a raggiungere un transfert perfetto per i bambini, che facilmente si immedesimano in Njna e Jan. Il loro racconto, fluido e ben ritmato, si avvale di poche cose sulla scena: due sedie, una piccola slitta trainata da due renne, e piccoli oggetti che servono a sottolineare alcune scene, ma soprattutto è il loro corpo a parlare, ad esprimere quel linguaggio universale noto ai bambini di tutto il mondo. Anche senza i loro semplici costumi sarebbero lo stesso Njna e Jan venuti dal freddo del Nord a raccontarci la loro storia d'amore e d'amicizia.L'eroe della fiaba è un'eroina, felice rappresentazione femminile che esce dalle scure cucine, dai ricchi palazzi e dai castelli stregati in attesa del principe salvatore, per conquistarsi il suo diritto alla vita in prima persona. La sua intelligenza, il suo coraggio e lo spirito di abnegazione le garantiscono il successo finale e con esso la piena consapevolezza della realtà.


La compagnia "TEATRO D'ARTIFICIO" di Milano
"LA VERA STORIA DI BIANCANEVE"
di Bolek Polivka

Tutti noi consociamo la storia di Biancaneve. Ce la raccontava la nonna, l'abbiamo letta in un libro illustrato, o abbiamo visto il famoso film. Ma siamo certi che sia la storia vera? Che le cose siano andate proprio così?Questo spettacolo/rivelazione ha per protagonisti due famosissimi scienziati del mondo nanesco che, alla luce delle prove di cui dispongono su come sono andati in realtà i fatti, tengono una interessantissima conferenza.Lo scopo è mettere in evidenza i grossolani errori che gli esseri umani hanno commesso nella stesura di un fatto realmente accaduto, e che riguarda direttamente il mondo dei nani, ingiustamente ridicolizzato. Così la fiaba di Biancaneve viene raccontata e praticamente reinventata dal punto di vista dei nani, senza trascurare elementi importantissimi, quali trasformazioni di persone e oggetti, o la mitica lotta tra nani buoni e nani cattivi, che fa sfondo alla vicenda.Questo capovolgimento prospettico è il maggior pregio dello spettacolo, che riscopre tutti gli ingredienti della favola tradizionale in modo creativo ed innovativo, invitando i ragazzi del pubblico a stupirsi ed entusiasmarsi, a guardare alla realtà con vera apertura umana, senza ovvietà.

Il testo e la collaborazione artistica è di uno dei più grandi poeti della scena contemporanea: il cecoslovacco Bolek Polivka, mimo, attore, regista e autore, considerato all'unanimità il maestro europeo della pantomima, e che per la prima volta con "LA VERA STORIA DI BIANCANEVE" rivolge la sua attenzione al teatro per ragazzi, sperimentando forme e contenuti adeguati a loro.Lo spettacolo, scritto e pensato appositamente per la Compagnia Teatro D'Artificio, è un opera carica della comicità, della freschezza di linguaggio e della poesia che hanno sempre caratterizzato tutta l'originalissima produzione di Bolek Polivka.La messa in scena, i linguaggiTutto lo spettacolo è racchiuso in un enorme libro di fiabe. Dalle sue pagine fuoriescono e prendono vita i vari personaggi che animano il racconto: sagome, pupazzi, oggetti e marchingegni che, animati dai due relatori/scienziati/nani compongono il mosaico della fiaba di Biancaneve.Il lavoro è essenzialmente incentrato sull'attore che, recitando in ginocchio (per meglio dare l'idea del "nano") e usando oggetti e mascheramenti, si trasforma in continuazione, coinvolgendo il pubblico dei ragazzi nell'affascinante gioco del teatro.


 

Filo di Stenico
“NASO D'ARGENTO”
(Spettacolo di burattini)
di autore ignoto
 
Da qualche anno in alcuni componenti della Filodrammatica di Stenico è nata la passione per il teatro di burattini.
Così questi burattinai "in erba", più e meno giovani, si dilettano  a costruire le "teste di legno" con le quali realizzano vari spettacolini.
Poi inizia la ricerca di un copione inedito più completo e trovano quest'anno “Naso d'Argento”, una vecchia storia di autore ignoto che tratta di due sorelle che vanno a lavorare nel castello di Naso d'Argento. Scoprono la porta dell'inferno. Dopo varie peripezie riescono a fuggire e a tornare felicemente a casa.

I BURATTINI DI DANIELE CORTESI (Bergamo)
"...e vissero felici e contenti"
di Daniele Cortesi
Testo, sculture e regia: Daniele Cortesi
Animazione e recitazione: D. Cortesi e M. T. Zanoni
Costumi: Lucia Sozzi

Si tratta di una bella ed avvincente favola raccontata dalle "teste di legno" ed adatta in modo particolare al pubblico dei bambini. Un suo elemento fondamentale è, infatti, l'attiva partecipazione degli spettatori alla narrazione; partecipazione che trasforma lo spettacolo in un momento davvero vissuto da burattinai e bambini assieme.La vicendaLa fiaba racconta della difficile storia d'amore tra una bella Principessa ed un dolcissimo pastore; un amore contrastato da un arrogante e prepotente Principe, noto come Principe dalla maschera nera. Pur di ereditare il trono, questo personaggio non esiterà a pretendere la mano della fanciulla, a minacciare il vecchio e buon re ed infine a servirsi dell'infido consigliere Mortimer. Grazie ad un sortilegio della strega Micillina, il perfido Cavaliere sembra aver raggiunto il suo scopo.L'intervento di Gioppino, con il suo fedele bastone, e dei bambini, con i loro utilissimi consigli, serviranno per allontanare dal castello i nemici.Come vuole la tradizione, il balletto finale fra Gioppino ed il Re, la Principessa ed il pastore, chiuderà in bellezza la fiaba, cosicch‚ i due giovani innamorati potranno vivere per sempre felici e contenti.


I ragazzi delle classi II A e II B della scuola media di Vigolo Vattaro
"IL RISO E L'AMORE SONO IN TUTTE LE COSE"
Una storia pazza e forse vera dal romanzo di Gilbert Keith Chesterton "Il Napoleone di Nottingh Hill"
"LA VERA STORIA DI BIANCANEVE"
di Bolek Polivka

Due spettacoli proposti dai ragazzi delle classi 2ª A e 2ª B della scuola media di Vigolo Vattaro, per la prima volta attori, guidati da alcuni volenterosi componenti della locale filodrammatica.
 
“Il riso e l'amore sono in tutte le cose” è una tragedia in un atto con una preparazione, uno svolgimento e un finale, secondo i canoni classici di William S..
...è una storia pazza con un granello di verità. Accade fra ottant'anni in una grande città dell'impero d'Inghilterra, il cui nome è Londra. All'inizio de XX secolo indovini e furbi erano numerosi e tanto comuni che uno stupido sembrava una rara eccezione e la folla lo seguiva per via e se ne impadroniva come fosse un tesoro per affidargli qualche carica di Stato. Ma mai nessun profesta ha potuto prevedere quello che noi vedremo e per quanto possano aver previsto tutti sono stati smentiti dai fatti...

Il secondo spettacolo della serata “La vera storia di Biancaneve”, presentato anche dalla compagnia Teatro D'Artificio di Milano, ci viene riproposto diverso, sia nel numero dei personaggi che nelle tecniche usate.
Questo può essere anche un modo per vedere lo stesso spettacolo proposto da attori professionisti e da ragazzi alla loro prima esperienza teatrale.
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Data: 20/05/2024
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